Tecnica di misurazione
Il requisito per la fatturazione individuale dei costi di riscaldamento è che l’utente abbia la possibilità di regolare il proprio consumo. Ciò avviene tramite valvole termostatiche per i corpi riscaldanti e tramite termostati ambiente per le nuove costruzioni.
Ripartitore delle spese di riscaldamento
Negli edifici esistenti, è possibile montare i ripartitori elettronici delle spese di riscaldamento sui corpi riscaldanti in modo semplice e affidabile. In questo modo, il calore erogato del corpo riscaldante corrispondente si registra in unità di consumo. Tutti i corpi riscaldanti di un appartamento devono essere dotati di tali ripartitori delle spese di riscaldamento.
Contatore di calore
Il contatore di calore misura la quantità di calore (kWh) utilizzata per appartamento. Di norma, è sufficiente un contatore di calore per appartamento. Viene utilizzato soprattutto nelle nuove costruzioni, in cui ogni appartamento può essere dotato di una propria linea di mandata e ritorno.
Costi / Benefici
Risparmio di energia del 14%
Oltre a creare trasparenza ed equità, il conteggio individuale delle spese per l’energia e l’acqua (CISE) offre uno...
Risparmio di energia del 14%
Oltre a creare trasparenza ed equità, il conteggio individuale delle spese per l’energia e l’acqua (CISE) offre uno stimolo a favore di una gestione attenta delle risorse. Solo con la fatturazione individuale delle spese per l’energia è possibile tenere conto delle differenze estreme di consumo. Gli studi dimostrano che una fatturazione individuale basata sui consumi consente di risparmiare circa il 14% di energia, pari a circa 626’000 tonnellate di CO2 all’anno. Spiegato in altri termini: il conteggio individuale delle spese per l’energia e l’acqua sta già facendo risparmiare l’equivalente di un treno lungo 34 chilometri all’anno, che corrisponde a 197 milioni di litri di olio combustibile.
Grande potenziale di risparmio
Nel 65% delle case plurifamiliari svizzere, le spese di riscaldamento sono ancora fatturate secondo una formula di...
Grande potenziale di risparmio
Nel 65% delle case plurifamiliari svizzere, le spese di riscaldamento sono ancora fatturate secondo una formula di ripartizione forfettaria e non secondo il principio del «chi inquina, paga». Ciò significa che c’è ancora un enorme potenziale di risparmio. Se l’intero parco immobiliare svizzero venisse fatturato individualmente, con l’incentivo al risparmio generato si potrebbero risparmiare ancora 1,18 milioni di tonnellate di CO2. L’obiettivo climatico della Svizzera per il 2050 prevede una riduzione di 0,6 tonnellate di CO2 pro capite all’anno. Di queste, si potrebbero risparmiare 0,21 tonnellate attraverso un conteggio individuale delle spese per l’energia e l’acqua. Ciò corrisponderebbe a un totale di 1,8 milioni di tonnellate di CO2. L’attuazione di questa misura consentirebbe di raggiungere il 35% dell’obiettivo climatico della Svizzera per il 2050.
Solo chi conosce i propri consumi può adeguare il proprio comportamento e risparmiare
Gli edifici sono responsabili di circa il 45% del consumo energetico della Svizzera, di cui la maggior parte (57%) viene...
Solo chi conosce i propri consumi può adeguare il proprio comportamento e risparmiare
Gli edifici sono responsabili di circa il 45% del consumo energetico della Svizzera, di cui la maggior parte (57%) viene utilizzata per il riscaldamento dei locali. Il riscaldamento rappresenta ben il 76% delle emissioni di gas serra degli edifici (fonte: UFE, 2016, valutazione del potenziale delle misure nel settore dell’impiantistica degli edifici). Le misure tecnologiche e strutturali contribuiscono in modo significativo a una maggiore efficienza energetica. Anche i consumatori giocano un ruolo fondamentale, tuttavia, sono motivati a modificare il proprio comportamento riguardo al riscaldamento e alla ventilazione solo quando sono consapevoli degli sforzi richiesti e quando tali sforzi si riflettono nei loro consumi.
Maggiore efficienza grazie a una maggiore misurazione
Una maggiore misurazione porta alla trasparenza e all’efficienza energetica: ad esempio, gli standard energetici per...
Maggiore efficienza grazie a una maggiore misurazione
Una maggiore misurazione porta alla trasparenza e all’efficienza energetica: ad esempio, gli standard energetici per gli edifici come «Minergie A» e «SNBS-Areal» richiedono maggiori misurazioni al fine di favorire un utilizzo consapevole dell’energia e garantire un monitoraggio efficace. Senza criterio, non si può avere efficienza né per l’edificio né per il consumatore. Il sovraconsumo di energia termica nelle case plurifamiliari supera di oltre il 30% i valori previsti, come dimostrano gli ultimi studi dell’Ufficio federale dell’energia e dell’ASC. Il riscaldamento dei locali rappresenta i 2/3 dell’energia termica.
Risultati affidabili delle misurazioni grazie a una tecnologia all’avanguardia
Il divario nell’uso efficiente dell’energia (il cosiddetto «performance gap») può essere colmato solo...
Risultati affidabili delle misurazioni grazie a una tecnologia all’avanguardia
Il divario nell’uso efficiente dell’energia (il cosiddetto «performance gap») può essere colmato solo sensibilizzando gli utenti sul loro comportamento e analizzando i flussi energetici effettivi per ottimizzare le prestazioni. Gli strumenti tecnici per una misurazione del calore e una fatturazione efficienti non hanno mai raggiunto standard così elevati: i dispositivi e i processi digitalizzati, come anche le soluzioni IoT, garantiscono risultati affidabili delle misurazioni. I costi di riscaldamento forfettari rappresentano una netta contraddizione di fronte al notevole aumento dei prezzi dell’energia, cosa che rende pertanto necessaria una fatturazione trasparente e imputata correttamente. I consumatori possono adeguare il proprio comportamento solo se sono consapevoli del loro effettivo consumo.
Aperto
Copertura di mercato
Secondo l’Ufficio federale di statistica (UST), il parco immobiliare (compresi gli edifici residenziali, le case unifamiliari, le case plurifamiliari e gli edifici misti) in Svizzera ammontava a circa 4,64 milioni di edifici nel 2020 (dati statistici UST 2020 – Costruzioni e abitazioni, ultime statistiche disponibili aggiornate a maggio 2022). Di questi, circa 3,3 milioni sono edifici con riscaldamento centralizzato, mentre solo 1,15 milioni vengono fatturati in base ai costi individuali di riscaldamento e acqua calda.
Basi legali
La legge federale sull’energia del 26 giugno 1998 obbliga i cantoni a introdurre il conteggio delle spese di riscaldamento nelle nuove costruzioni. È inoltre loro responsabilità far sì che venga eseguito il conteggio delle spese di riscaldamento per gli edifici esistenti. In pratica, in molti immobili i costi vengono ancora suddivisi in proporzione alla superficie abitativa (m²) o al volume della stanza (m³). In entrambi i casi, le persone residenti pagano tariffe medie. Gli utenti parsimoniosi pagano quindi per il consumo superiore alla media dei loro vicini. Il conteggio individuale delle spese per l’energia e l’acqua (CISE) tiene conto del comportamento e premia la riduzione dei consumi. Un uso più consapevole delle risorse naturali si traduce anche in un significativo risparmio nei consumi di energia e acqua.
Aperto
Panoramica della legge/raccolta
La legge federale sull’energia (LEne) obbliga i cantoni, nell’ambito della loro legislazione, a istituire condizioni quadro favorevoli all’utilizzo parsimonioso e razionale dell’energia, nel pieno rispetto delle risorse. Su tale base, i cantoni emanano prescrizioni sul conteggio individuale delle spese di riscaldamento e di acqua calda nelle nuove costruzioni e, in caso di rinnovamenti essenziali, negli edifici esistenti.
Le disposizioni più importanti dei singoli cantoni sono riportate nel grafico a fianco. È sufficiente cliccare su «Apri» e selezionare il cantone desiderato.
La scheda informativa illustra inoltre nel dettaglio come sono regolate le basi legali per il conteggio individuale delle spese di riscaldamento e di acqua calda (CISR) nei singoli cantoni.
Domande frequenti
Cosa si intende per spese generali?
Costi che si generano indipendentemente dall’energia e dall’acqua consumate (fornitura e manutenzione).
Quali costi sono inclusi nelle spese generali?
Le spese generali comprendono le spese accessorie di riscaldamento, rispettivamente quelle per la produzione di freddo, il riscaldamento (o raffrescamento) dei locali ad uso collettivo, ad es. lavanderia, scale, ingresso, perdite nella distribuzione del calore e/o del freddo, ad es. calore erogato nei locali di cantina e nelle zone ascendenti, nelle condutture di teleriscaldamento all’esterno degli edifici e le perdite di rendimento delle caldaie più vecchie. Le spese generali vengono calcolate in base a valori indicativi e all’esperienza. Negli edifici nuovi o completamente risanati, la perdita di calore o di freddo dovuta alla distribuzione è ridotta grazie all’edilizia moderna. Anche le perdite di rendimento dei nuovi impianti di riscaldamento e raffrescamento sono oggi contenute. L’esperienza dimostra che le seguenti grandezze possono essere considerate valori medi per le quote delle spese generali: spese generali per caldo/freddo 30%, spese di riscaldamento/raffrescamento individuali 70%. Queste spese generali vengono ripartite in proporzione alla grandezza dell’appartamento, ad es. proporzionalmente alla superficie abitativa in m² oppure al volume espresso in m³ o in un altro criterio plausibile di ripartizione quale, nel caso di una proprietà per piani, la quota di partecipazione.
Cosa si intende per compensazione dell’ubicazione?
Per «compensazione dell’ubicazione» si intende la compensazione di una posizione svantaggiosa dal punto di vista termotecnico di un’unità d’uso all’interno dell’immobile/impianto.
I nostri consigli per risparmiare
Ventilare brevemente ma intensamente
Riscaldare secondo l’ambiente
Sfruttare il calore esterno
Abbassare la temperatura dell’ambiente
Evitare il calore proveniente dall’esterno
Anche un ventilatore può essere sufficiente
Ventilare brevemente ma intensamente
Aprire tutte le finestre due o tre volte al giorno, sono sufficienti cinque minuti di ventilazione creando correnti d’aria. L’aria pesante e l’eccessiva umidità dell’aria vengono così eliminate riducendo al minimo la dissipazione di calore. L’aria sufficientemente fresca così ottenuta contribuisce in misura decisiva a evitare danni da umidità (angoli grigi, muffe, odore di chiuso ecc.)! Negli edifici moderni è spesso installato un impianto di alimentazione e scarico aria. Consultare il manuale.
Riscaldare secondo l’ambiente
Chiudere le valvole termostatiche sui corpi riscaldanti. Questo approccio risulta spesso più efficace rispetto all’utilizzo di un umidificatore dell’aria, perché nella maggior parte dei locali eccessivamente riscaldati l’aria tende ad essere troppo secca! Scegliere una temperatura corrispondente al tipo di utilizzo dei locali. Con 1 oC di temperatura in meno dell’ambiente si risparmia già il 6–15% dei costi di riscaldamento! Attenzione: se a volte il corpo riscaldante è freddo, non si deve aprire la valvola. Il corpo riscaldante si spegne temporaneamente perché l’aria dell’ambiente ha già raggiunto la temperatura desiderata.
Sfruttare il calore esterno
Le valvole termostatiche per i corpi riscaldanti e le valvole elettriche programmabili funzionano in automatico, per cui il calore derivante dai raggi solari, dall’utilizzo della cucina ecc. viene tenuto in considerazione come fonte di calore aggiuntiva. Attenzione: non coprire le valvole termostatiche dei corpi riscaldanti con mobili o tende. Qualora ciò fosse inevitabile, installare dei sensori a distanza.
Abbassare la temperatura dell’ambiente
Abbassare a 15 oC la temperatura dell’ambiente nelle ore notturne e in caso di assenze prolungate; potete risparmiare fino al 10% di spese per il riscaldamento! Abbassare le tapparelle e chiudere le tende o le imposte. Con le finestre chiuse è possibile risparmiare il 5–10% di energia. Attenzione: se dormite con la finestra aperta, chiudete la valvola termostatica sul corpo riscaldante perché l’aria fresca proveniente dall’esterno può causare l’accensione del riscaldamento e la perdita di calore!
Evitare il calore proveniente dall’esterno
Chiudere le finestre appena la temperatura esterna aumenta e ombreggiare adeguatamente le stanze. Di sera arieggiare adeguatamente i locali!
Anche un ventilatore può essere sufficiente
I ventilatori consumano dieci volte meno energia elettrica dei climatizzatori. Il movimento dell’aria contrasta la sudorazione e assicura una sensazione di calore più piacevole.